LA BLOG-BIMBA

domenica 21 dicembre 2008

Eleonora, il nostro angioletto

A volte le cose vanno così.
A volte è meglio non opporsi alla natura,
la natura qualche volta ci permette di evitare il peggio
altre volte è spietata.

Abbracciare tutte e due le mie bimbe è rimasto un sogno.
Il nostro atto d'amore è stato questo: 
la piccola Eleonora non diventerà mai quello che non è,
ma è diventata la cosa più bella che poteva: un angioletto.

Guardo in su sperando che tu mi veda,
sono la tua mamma e ti porterò sempre con me.

giovedì 4 dicembre 2008

Adesso il cariotipo c'è


Mi sto dedicando agli addobbi di Natale. C'è un'infinità di siti interessanti e vi suggerisco un sito dove ho trovato il presepe da costruire e colorare, vari addobbi da stampare, ritagliare e colorare, il calendario dell'avvento e altro da far fare ad Arianna con l'aiuto del papi.
Mi concentro sul Natale e sulla gioia di viverlo con una duenne in casa, per non pensare alle cose brutte.
Ogni tanto però una notizia, diciamo "positiva", arriva. Nel laboratorio di citogenetica, quando stavano per perdere tutte le speranze, i terreni di coltura del mio campione di liquido amniotico hanno iniziato a proliferare. Sono quindi riusciti a determinare il cariotipo fetale e non hanno evidenziato anomalie cromosomiche.
La mia bimba è sana, ma questo io già lo sapevo!
Quanti errori in questa gravidanza, e non posso non pensare che il mio ginecologo abbia forti responsabilità. 
Quando c'è qualcosa che non va o si hanno semplicemente dei dubbi, bisogna chiedere un secondo consulto, un terzo, un quarto fino a che non si hanno le idee chiare e non si ha una diagnosi certa, ne abbiamo diritto. Così ho fatto io nell'ultima settimana, all'insaputa del mio gine, che dopo aver scoperto per primo che c'era qualcosa che non andava e avermi lasciata tornare a casa per ben 2 volte senza alcuna precauzione, adesso è tutto premuroso, mi telefona e sabato pomeriggio apre lo studio per me perché vuole verificare se le cose stanno migliorando.
Io non so se voglio andarci, un pò per mancanza di fiducia e un pò perché temo di avere ancora brutte notizie.
In tutto questo casino ho la fortuna di avere sposato un uomo fantastico che mi appoggia fortemente adesso e come sempre.

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martedì 2 dicembre 2008

Ammaccata nel fisico e nello spirito


Se vi state chiedendo che fine ho fatto, beh sono tornata... anche se ammaccata nel fisico e nello spirito.
Come mi ha definito la mia amica Laura, che anche nei momenti bui riesce sempre a farmi sorridere, sono la donna più ecografata del momento!
Negli ultimi 5 giorni mi hanno vista e/o visitata 12 dottori; con altri medici ho avuto contatti telefonici diretti o indiretti (tramite le mie amiche); sono stata ricoverata 3 giorni al Burlo di Trieste; sono stata contornata da ostetriche e infermiere; ho subito ecografie esterne, interne e 3d; sono stata imbottita di informazioni e diagnosi a volte discordanti; siamo stati gettati, il papi ed io, nella disperazione più nera, per poi esserne risollevati per i capelli all'ultimo istante; siamo stati rispediti a casa appesi ad un flebile filo di speranza.

E la ragione di tutto questo ha sempre lo stesso nome: amniocentesi!
Dannata amniocentesi! Stramaledetta amniocentesi!

Nei dettagli, la diagnosi è di "oligoidramnios da rottura alta delle membrane con scollamento amniocoriale di gran parte del sacco gestazionale".
???
Vuol dire che c'è stata una rottura del sacco causata dall'amniocentesi e che ha lasciato il feto quasi senza liquido!
Una situazione che ha molte probabilità di portare ad un esito infausto!!!
Ieri mattina si è scomodato anche il primario per dirci che non c'è nulla da fare perché la gravidanza si sta interrompendo da sola. Ci ha dato solo 2 possibilità: aspettare il peggio o chiedere l'interruzione volontaria!!!
Il papi ed io siamo precipitati in un girone dantesco e lì ci hanno lasciati fino al pomeriggio quando mi hanno fatto l'ultima eco, quella 3d. Erano in 3 dottoresse che puntavano gli occhi sul monitor: hanno detto, con nostra straordinaria sorpresa, che tra le rotture del sacco, questa ha dato casi di riparazione spontanea.
Alla fine ci hanno dato una possibilità, seppur limitata, e noi siamo determinati a coltivarla il più possibile nell'unico modo, cioè con il riposo assoluto. 
Voglio credere che un giorno abbraccerò tutte e due le mie bambine!


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