LA BLOG-BIMBA

martedì 29 luglio 2008

Risorse utili: che cos'è Bruno Editore Ebook?


Ti stai chiedendo perché in questo blog sotto le "informazioni personali" c'è uno spazio dedicato a Bruno Editore Ebook?

Tutto parte dal fatto che...

SONO RIPARTITA DA ZERO...

... così ho scritto nelle informazioni personali.


E' proprio vero che la nascita di un figlio ti cambia la vita, ma questo è vero soprattutto per la neo-mamma, che quasi sempre abbandona tutto ciò che faceva per stare a casa con il bimbo.

Ed è quello che ho fatto anch'io.

I primi mesi di questa nuova vita sono completamente dedicati al bambino e a dormire! Stacchi la spina dal mondo e vivi in un microcosmo costituito da te e il tuo bimbo (il papi è un satellite!).

Poi, se sei fortunata, cominciano ad instaurarsi delle routine per cui puoi riprenderti un pò i tuoi spazi e ripartire dedicandoti anche ad altro. Quasi quasi ti trovi spiazzata ad avere finalmente del tempo, tanto che, se non torni subito al lavoro, non sai come impiegarlo!

Ok, cucinare, tenere in ordine la casa, occuparsi di quelle cose rimaste da mesi nella "to do list" ti riempie la giornata.

"Ma non è che forse potrei impiegare un pò meglio questo TEMPO?": è ciò che mi sono chiesta io dopo un pò di questa vita da casalinga.

Ho pensato che quello era tempo che dovevo dedicare a me, e non alla casa, perché me l'ero meritato!

Allora ho fatto un elenco delle cose che volevo per me: approfondire la PNL (=programmazione neuro-linguistica) di cui avevo delle basi grazie ad un corso fatto allo IAL e imparare a leggere velocemente.

Una semplice ricerca su Google mi ha portata su www.autostima.net, sito sulla crescita personale, professionale e finanziaria, dove ho trovato non solo approfondimenti sulla PNL, ma anche un corso di lettura veloce e memoria e diverse applicazioni della PNL stessa ad altri argomenti che mi interessavano, tipo investire in borsa.

E' stata una boccata di aria fresca!!!

Mi ha aperto le porte ad argomenti nuovi che non trovi in altri libri, né tanto meno ti insegnano a scuola: ho trovato guide autorevoli su Google ed eBay frutto dell'esperienza diretta sul campo; ho imparato cos'è e come funziona un blog e un minisito; ho approfondito le mie conoscenze economico-finanziarie; ho imparato su cosa si basa l'autostima e la motivazione; ho appreso come pianificare i miei obiettivi; ho scoperto un punto di vista diverso sul "duro lavoro" di genitore (vedi post del 25/05/08).

Seppur giovane, avevo bisogno di svecchiare le mie conoscenze, sentirmi viva e figlia del mio tempo!

E' così che io sono ripartita.

E tu? Senti anche tu il bisogno di una boccata di aria fresca e di qualcosa di diverso?

Ti senti stanca di non andare da nessuna parte? Sei stufa di lavorare per un'azienda che ti paga quanto basta per non farti dare le dimissioni?

Sei distante un click dalla soluzione... vai su autostima.net per trovare l'e-book o il video-corso che fa per te!

martedì 22 luglio 2008

Libro "Da 0 a 6 anni - Una guida per la famiglia"


La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) ha realizzato il libro "Da 0 a 6 anni - una guida per la famiglia", progetto condiviso con il Ministero della Salute e distribuito gratuitamente da tutti i pediatri di famiglia.
L'abbiamo ricevuto anche noi durante l'ultima visita dalla pediatra. E' un libro fatto bene, con tante info interessanti e di facile lettura.
Quando vai dal pediatra chiedigliene una copia oppure scaricalo gratuitamente dal sito http://www.sipps.it/.

lunedì 21 luglio 2008

Bolle di sapone fatte in casa


Che tragedia quando finiscono... rovesciate per terra... le bolle di sapone!
E che delusione quando la mamma cerca di rifarle con il detersivo per i piatti! 
Soffi soffi, ma scoppiano subito e non sono neanche colorate!
Allora mi sono documentata e ho scoperto che il segreto per dargli resistenza è aggiungere al sapone la glicerina.
Se però, come me, non hai in casa la glicerina, prova questa ricetta fai-da-te:
1 cucchiaio di sapone in polvere
1 bicchiere di acqua
1 cucchiaino di zucchero
Sciogli il sapone nell'acqua calda e lascia riposare per 3 giorni. Poi aggiungi lo zucchero.
Otterrai delle bolle di sapone super-resistenti!

venerdì 18 luglio 2008

La Piramide alimentare


Perché parlo di piramide alimentare adesso che Arianna è ormai svezzata?
Perché molto spesso mi capita di confrontarmi con altre mamme che danno da mangiare al proprio figlio, anche molto piccolo, quello che mangiano i genitori compresi cibi fritti o salati, bibite zuccherate e gassate. 
Personalmente ho sempre cercato di dare ad Arianna un'educazione anche alimentare scegliendo gli alimenti della sua dieta dai gruppi della piramide rispettandone le quantità: tanti cereali, pane, pasta, riso... che sono alla base della piramide e pochi grassi e zuccheri che sono sulla punta. 
Per me è importante che non si abitui a gusti troppi salati o troppo dolci perché questo non condizioni le sue future scelte alimentari.
Sembrerò un pò bacchettona, ma vedo troppi bambini con problemi di sovrappeso!

mercoledì 16 luglio 2008

Con chi parli di più?


Qual è la persona con cui parli di più ogni giorno? Sapresti rispondere alla domanda?
Con tuo figlio, con tuo marito o con tua suocera?!!!
Mi ha rivolto questa domanda oggi il consulente della qualità, che a sua volta se l'è sentita fare da un amico psicologo. 
La risposta è: con TE STESSO!
Banale? Forse, ma mi sta facendo riflettere.
Effettivamente sono pochi coloro che hanno consapevolezza del peso che ha il proprio dialogo interiore, cioè il modo in cui parliamo a noi stessi.
Ognuno di noi ha una vocina interiore che alimenta i pensieri negativi e fa da freno. "Sono sfigato, capitano tutte a me, non ce la farò mai..." sono frasi che qualcuno si ripete spesso, alimentando la negatività. Come fa a vivere bene una persona che si sente dire tutto il giorno "sei sfigato"? 
E poi "le affermazioni negative sono come le ciliegie: non ne basta una" (frase di una donna che stimo molto).
Chi si crogiola nella propria sfiga, si auto-programma all'insuccesso.
Dovremmo allenarci ad ascoltare di più l'altra vocina, quella che ci dà sostegno e ci motiva.

sabato 12 luglio 2008

Dormire sul lettone: il metodo Sears



"Quando un neonato dorme, il suo cervello è impegnato a produrre nuove cellule cerebrali, necessarie allo sviluppo mentale, fisico ed emotivo. Infatti, i bambini ben riposati si sentono proprio come noi dopo un buon sonno o un riposino ristoratore: attenti, concentrati e a proprio agio." da "Il linguaggio segreto dei neonati" di Tracy Hogg.
Vorrei parlarti anche del metodo co-sleeping o metodo Sears (vedi anche "Fate la nanna: sì grazie!"), dal nome del dr Sears pediatra californiano che ha diffuso la teoria del far dormire i bambini nel lettone dei genitori finché non chiedono un letto tutto per sé. Questo metodo prevede di fornire al bambino il contatto e nutrimento affettivo di cui ha bisogno in modo da sviluppare associazioni positive con il sonno.
Tutto questo va un pò a scapito dei genitori, del loro tempo libero, della loro privacy e del loro bisogno di dormire.
Effettivamente alcuni bambini hanno semplicemente bisogno di una carezza o di rannicchiarsi vicino ai genitori per riaddormentarsi. Altri bambini invece pensano che stare nel lettone significhi che è ora di giocare!
Tu che bambino hai?

venerdì 11 luglio 2008

"Fate la nanna": sì grazie!

Come mamma sono "nata" con la convinzione che non avrei mai lasciato piangere mia figlia, neanche un minuto.

Poi ho dovuto fare i conti con Arianna che piangeva tantissimo ed era inconsolabile. "Sono sicuramente le colichette", "ha fame", "ha aria nella pancia", "dalle il latte" erano le frasi che mi arrivavano dalle nonne e perfino dalla signora russa che veniva a stirare: "io no posso sentire bimbi piangere, tu dai latte" picchiettandosi il seno con la mano!

Pur essendo una neo-mamma e come tale inesperta, sentivo che non erano nè fame né coliche perché spesso piangeva quando c'erano troppi stimoli esterni. Mi sono via via convinta che il problema fosse il sonno, anche se la pediatra di allora, la Rottermeier, sosteneva che ci sono bambini che fisiologicamente dormono poco.

Sicuramente c'erano più cause che concorrevano a fare piangere molto Arianna:

- il reflusso: e non le colichette o la fame!;

- le cattive abitudini acquisite: all'inizio sono stata attratta dall'idea di essere una madre molto presente e con questo le ho insegnato delle abitudini sbagliate legate al sonno (per es. addormentarsi attaccata al seno);

- Arianna è un tipo sensibile: amante della regolarità, basta poco per mandarla in crisi. Se non ci si accorge in tempo della sua stanchezza, si innervosisce e diventa molto difficile calmarla.

Il papi si è documentato su internet descrivendomi un libro, Fate la nanna di Eduard Estivill, che doveva risolvere tutti i problemi di sonno. Ho letto le recensioni e forte della mia convinzione di non lasciar piangere Arianna, mi sono rifiutata di leggerlo. Ho letto invece tanti altri libri, tra cui ti segnalo "Il linguaggio segreto dei neonati" di Tracy Hogg (bellissimo!), tutti libri dai quali ho tratto informazioni interessanti, che forse hanno migliorato la situazione ma non risolta.

Alla fine ho ceduto e ho comprato Fate la nanna. L'ho dovuto leggere 4 volte (tanto è un libretto di poche pagine) per potermi togliere tutti i pregiudizi e capire il messaggio reale del libro.

Qual è il messaggio che io ho tratto dal libro?

I bambini hanno bisogno dei genitori per imparare a dormire nel modo giusto.

Le cattive abitudini notturne apprese dal bambino possono essere rimosse.

E' importante eliminare gli stimoli appena il bambino sbadiglia, si stropiccia gli occhi o comincia a lamentarsi.

E' importante creare una routine serale prima della nanna: per noi è stato bagnetto, latte, 5 min di gioco, ninna nanna.

L'approccio da adottare è quello della "risposta ritardata", noto anche come Ferberizing, dal dr. Ferber direttore del Center for Pediatric Sleep Disorders del Children Hospital di Boston. Consiste nell'insegnare al bambino ad addormentarsi da solo lasciandolo piangere nel suo letto per periodi sempre più lunghi (1, 3, 5, 7... minuti) per 7 giorni.

Partita dall'idea che fosse un metodo per trascurare il bambino, mi sono ricreduta quando ho capito che si parlava di solo 7 giorni.

Lo abbiamo applicato e di giorni ne sono bastati soltanto 3! E' stato 1000 volte più difficile l'inserimento al nido, che, per chi l'ha provato, sa che significa più o meno la stessa cosa: staccarsi dal bambino per periodi sempre più lunghi lasciandolo piangere in braccio ad una persona estranea.

In tutto ciò è Arianna che ci ha guadagnato, perché ha imparato a diventare autonoma in una cosa importante come il sonno e autonomia non vuol dire abbandono. Credetemi, in poco tempo si è trasformata in una bambina tranquilla, serena, a proprio agio anche con le persone che ha intorno.

Perciò basta con le discussioni dibattute sul metodo! Provatelo con convinzione!

Ovviamente questo ha funzionato per noi, per la nostra bimba e per il nostro stile di vita.


PS: leggi anche "Dormire sul lettone: il metodo Sears".

martedì 8 luglio 2008

Vuoi un bambino? Mangia gelato!


Questo è il titolo di un articolo che ho letto su quimamme.corriere.it.

Secondo uno studio americano, gelati e latticini aiutano la fertilità nelle donne perché aumentano la permanenza nel sangue degli estrogeni, che hanno un ruolo importante nell'ovulazione. Questo vale soprattutto per i derivati del latte molto grassi: gelati alla crema, burro, latte intero e formaggi.
Attenzione alla linea!

lunedì 7 luglio 2008

Giochi da spiaggia



In spiaggia con Arianna quest'anno è molto diverso dall'anno scorso.
 
Un anno fa, il primo approccio con la sabbia è stato di puro fastidio! Appena messi i piedi sulla sabbia, Arianna si era subito aggrappata alle mia gambe tirando su le gambette a squadra (ha gli addominali del papà!). Poi, un pò alla volta, si è abituata. E sperimentare la nuova abilità appresa, cioè camminare o meglio correre, è stata la sua occupazione principale. La sabbia è il suolo ideale per eventuali cadute! Tutt'al più si infilava il secchiello sul braccio, già con la passione per la borsette(!), e raccoglieva qualche conchiglia.
Quest'anno invece si scatena in riva con tantissimi salti e piroette sull'acqua che fanno divertire i passanti; ogni tanto si riposa sdraiandosi, ma alla prima onda finisce sott'acqua e allora si rialza e riparte con i salti!
E poi... tantissimo gioco di travaso: con la paletta sposta acqua e sabbia dentro e fuori il secchiello... all'infinito!

venerdì 4 luglio 2008

Chi mi porta al concerto dei Subsonica?



Rischio di perdermi il mio 4° concerto dei Subsonica! Ti rendi conto?
I miei soliti due compagni di concerto si sono tirati indietro.
Il papi perchè non ha voglia e poi stasera c'è la cena per gli 82 anni della bis-nonna!
Lda, invece, deve uscire con una tipa e prevede che la serata andrà per le lunghe (che novità!).
Insomma, non c'è nessuno che mi porta?!

mercoledì 2 luglio 2008

Lavare i dentini? Non è più un problema!



E' da una settimana che riesco a lavare i dentini ad Arianna, perciò posso dire che ho trovato la soluzione giusta. 
C'è solo voluto un pò di tempo e fantasia, come avevo scritto nel post su come insegnare le regole al tuo bambino.
Lavare i dentini adesso vuol dire giocare a ricordarsi che cosa abbiamo mangiato per cena e a cercare con lo spazzolino i pezzetti di cibo rimasti tra i denti.
E' bello perchè è lei che mi dice che cosa c'è da cercare: 
ouvo (=uovo)
pane
banana
acqua...