
Stasera alle 22:45 su Canal Jimmy inizia la replica della 1^ serie di Californication.


In uno dei post di Miami avevo accennato al Guarda e Ascolta della Chicco, dicendo che ho molto da ridire sul prodotto.
Veramente, ne avevo da ridire ancora prima di comprarlo, perché ritenevo eccessivo voler tenere sotto controllo il bambino anche quando dorme!
Poi, quando Arianna ha cominciato ad avere ritmi regolari e a dormire al pomeriggio, mi sono arresa all'evidenza che dal piano di sotto non riuscivo a sentire se lei piangeva in camera sua.
OK, optiamo per il Guarda e Ascolta della Chicco che ha funzionato splendidamente per un anno, poi improvvisamente gli sparisce l'audio. In negozio lo sostituiscono. Ma dopo 2 mesi si ripresenta lo stesso difetto; in negozio lo sostituiscono nuovamente.
Dopo 3 mesi si guasta il video; questa volta non ci rivolgiamo più al negoziante ma direttamente al produttore, che interviene con il "nuovo servizio di assistenza post-vendita", così nuovo che ancora non funziona bene e ci vuole un mese per avere un altro Guarda e Ascolta nuovo!
Adesso sono quasi 2 mesi che tutto funziona, ma cosa faremo a luglio quando scadrà la garanzia di 2 anni?!!!

Ho letto un articolo di giornale intitolato "Figli maleducati? Regole chiare e disciplina": un articolo di denuncia su maleducazione, bullismo, alcol, fumo, droghe, aggressività dei "nostri" figli, con un dito chiaramente puntato verso i genitori che non sanno più dare regole. E' chiaro che sono sensibile all'argomento, ma non accetto di credere che i genitori, come me, oggi si disinteressano all'educazione dei figli, che non hanno più voglia di dare regole, che non insegnano il rispetto verso gli altri e la convivenza civile, in definitiva che non hanno il coraggio di dare una disciplina adeguata.
Poi ho letto un libro, "Genitore coach" di Marco Vinicio Masoni, che mi ha dato un punto di vista diverso dalla solita denuncia antigenitori. Mi ha completamente aperto la mente!
I nostri figli non sono maleducati, aggressivi, arroganti ecc., ma si comportano così per affermare la loro identità e la loro personalità.
Mi ha portato a riflettere su me stessa come figlia: i comportamenti che attuavo quando abitavo con i miei genitori (e che ancora oggi esprimo in loro presenza), non indicano come sono io come persona. Io sono diversa!
Il segreto per essere genitori efficaci oggi è di passare le regole senza dare ordini e accettare i figli per quello che sono.
Comunicare con i propri figli e negoziare con loro è possibile. Adesso che l'ho imparato, ne sono convinta!

Considero il mio lavoro part time un lusso perchè mi permette di dedicarmi a tutto (Arianna, il papi, lavoro, hobbies, casa...) senza rinunciare a niente.
Ieri però il lavoro mi ha portato fuori sede tutto il giorno, ad una fiera, e osservando le pochissime donne in carriera che c'erano, mi sono tornati in testa i dubbi che da un pò cerco di ignorare.
Così nell'interminabile viaggio di rientro con i miei silenziosi colleghi (maschi e ingegneri!), ho riflettuto a lungo sul mio futuro lavorativo e lo riassumo così:
1- non lavorare. Al di là della questione economica, non fa per me: mi ridurrei a stare in casa in tuta tutto il giorno! Ho bisogno di qualcosa che mi faccia uscire e mi faccia mettere su un paio di tacchi!!!
2- lavorare in modo passivo. Vuol dire fare quello che faccio adesso, cioè avere uno che mi dà ordini e mi fa fare essenzialmente lavori di segretariato o cose veloci per rispettare il mio orario ridotto. In questo lavoro non riesco a mettere niente di mio, anzi faccio peggio, perchè, sapendo che non sono cose importanti, ci dedico poca attenzione e alla fine sbaglio.
3- lavorare attivamente. Essere quella che dà gli ordini alla categoria precedente, che lavora per obiettivi, che prende le decisioni sulle cose importanti, che cresce professionalmente e fa carriera. Questo è il lavoro che trovo gratificante e stimolante, ma non si ottiene lavorando part time, nè dalle 8 alle 5: a questo lavoro bisogna dedicare tanto e sacrificare tanto. E questo per far crescere un'azienda di altri.
4- lavorare per me stessa. Creare qualcosa di mio, una mia attività da gestire come voglio, in modo da poter scegliere il grado di impegno giusto per dedicarmi alla mia famiglia. Questo lavoro soddisferebbe il mio bisogno più grande, la libertà, ma anche il bisogno di varietà, di importanza, di crescita. E' questo che voglio fare.
Ok, adesso ho un obiettivo... e non è poco!


